Persona Politicamente Esposta e antiriciclaggio: come fare l’adeguata verifica rafforzata della clientela
In tutto il mondo, banche, intermediari finanziari, studi legali e professionisti sono chiamati a verificare se i propri clienti rientrano nella categoria delle Persone Politicamente Esposte (PEP). Si tratta di un passaggio fondamentale per rispettare le normative antiriciclaggio (AML), prevenire fenomeni di corruzione e proteggere l’integrità del sistema finanziario.
Quando un cliente è identificato come PEP, viene considerato ad alto rischio in termini di esposizione a pratiche illecite come corruzione, concussione o peculato. Per questo motivo, le raccomandazioni internazionali del FATF-GAFI e le direttive AML europee richiedono procedure di adeguata verifica rafforzata (Enhanced Due Diligence – EDD), che includono controlli stringenti all’avvio del rapporto e un monitoraggio continuo delle operazioni.
Con Persona Politicamente Esposta si fa riferimento a una persona fisica che occupa o ha cessato di occupare da meno di un anno importanti cariche pubbliche. Nella definizione rientrano anche i familiari stretti e i soggetti che intrattengono legami notori con tali persone, in quanto anch’essi possono essere esposti a rischi di corruzione.
Questi alcuni esempi di cariche considerate PEP secondo gli standard internazionali:
La normativa include anche chi ricopre ruoli equivalenti in organizzazioni internazionali come ONU, UE o NATO.
Sono considerati familiari di PEP i genitori, il coniuge (o convivente), i figli e le persone legate a questi ultimi da matrimonio, unione civile o convivenza di fatto.
Occupando cariche pubbliche molto importanti, le Persone Politicamente Esposte sono considerate particolarmente soggette a ricevere fondi in maniera illecita, il che si traduce in reati gravi come corruzione, concussione e peculato. Per questo, le normative internazionali sull'Antiriciclaggio impongono a tutti i soggetti obbligati l'applicazione di misure rafforzate di adeguata verifica sulle Persone Politicamente Esposte.
Ciò significa che i professionisti sono tenuti innanzitutto a verificare se i loro clienti sono Persone Politicamente Esposte: in caso affermativo, devono analizzare l’origine dei fondi utilizzati dalle PEP e dai loro familiari prima di instaurare un rapporto continuativo con queste ultime e assicurare un controllo costante sul rapporto, valutando tra le altre cose la coerenza delle operazioni con il profilo economico e patrimoniale del cliente.
In base alla Legge, nel caso in cui un professionista non sia in grado di assicurare controlli rafforzati sulle PEP, dovrebbe astenersi dall’instaurare rapporti continuativi con queste ultime o porre fine a eventuali rapporti già instaurati.
L’adeguata verifica rafforzata (Enhanced Due Diligence – EDD) è una procedura prevista dalla normativa antiriciclaggio per i clienti considerati a maggiore rischio, come ad esempio le Persone Politicamente Esposte (PEP).
In particolare l'EDD prevede:
Oltre a mettere in atto le ordinarie misure di controllo della clientela, quindi, sarà necessario ottenere l’autorizzazione dei soggetti titolari di poteri di amministrazione o direzione, applicare misure adeguate per stabilire l’origine dei fondi e assicurare un controllo costante e rafforzato delle operazioni.
Tra le procedure tipiche della verifica rafforzata vi sono:
Tra gli obblighi di professionisti come intermediari bancari e finanziari vi è quello di gestire il rischio in base alla natura del rapporto, alla tipologia delle operazioni e al profilo di rischio del cliente.
Dopo aver verificato che il cliente è una PEP, sarà quindi necessario acquisire informazioni aggiuntive sul suo conto e valutare le ragioni che lo hanno condotto a richiedere un certo servizio. Dopodiché i professionisti devono analizzare il livello di rischio associato al cliente e implementare le misure di controllo adeguate.
Tra le raccomandazioni condivise a livello internazionale vanno menzionate le seguenti:
Un approccio strutturato e tecnologicamente avanzato alla gestione delle PEP è fondamentale non solo per rispettare le normative antiriciclaggio, ma anche per proteggere la reputazione dell’azienda e prevenire sanzioni. L’adozione di sistemi informatici automatizzati in grado di dialogare con documenti aziendali, schede di valutazione e database esterni, in particolare, permette di adempiere agli obblighi legati all’adeguata verifica rafforzata in maniera rigorosa ed efficace.
Per semplificare e velocizzare i controlli su Persone Politicamente Esposte a livello globale, Openapi ha recentemente introdotto il servizio PEP, appartenente all'API Risk. Il servizio restituisce numerose informazioni su individui che ricoprono (o hanno ricoperto) incarichi pubblici rilevanti, come ad esempio:
Appartengono all'API Risk anche Adverse Media e Sanctions List, che permettono - rispettivamente - di rilevare eventuali coinvolgimenti in notizie di cronaca o procedimenti giudiziari ed effettuare un check sulla presenza o meno di soggetti in elenchi ufficiali, così da individuare rischi sanzionatori, legali e reputazionali legati a clienti e fornitori/partner.