Come verificare una Partita IVA europea: i numeri identificativi delle imprese e il formato del codice VAT nei 28 Paesi UE
La Partita IVA comunitaria, o Partita IVA europea, è un codice univoco assegnato a tutte le attività commerciali che effettuano scambi di merci e servizi soggetti a IVA all’interno dell’Unione Europea.
Questa Partita IVA, che deve obbligatoriamente essere iscritta nel registro VIES (VAT Information Exchange System), è preceduta dalla sigla del Paese di appartenenza e mantiene la struttura della Partita IVA locale.
La verifica della Partita IVA europea, quindi, deve tenere conto dei diversi codici delle partite IVA europee e del loro formato.
Indice dei contenuti
La Partita IVA europea è un identificativo valido in tutti i Paesi UE, ma essendo direttamente derivata dalle Partite IVA locali non ha una struttura uguale per tutti gli Stati: il formato e la lunghezza della Partita IVA, in sostanza, dipendono dal Paese in cui questa è stata rilasciata, che viene identificato con un codice di due lettere che precede ogni Partita IVA comunitaria.
PAESE | CODICE PAESE | FORMATO PARTITA IVA |
Austria | AT | U + 8 cifre |
Belgio | BE | 0 + 9 cifre |
Bulgaria | BG | 9 o 10 cifre |
Cipro | CY | 8 cifre + una lettera |
Danimarca | DK | 8 cifre (4 blocchi da 2 cifre) |
Estonia | EE | 9 cifre |
Finlandia | FI | 8 cifre |
Francia | FR | 11 cifre (2 di controllo, 9 corrispondeti al SIREN) |
Germania | DE | 9 cifre |
Grecia | EL | 9 cifre |
Irlanda | IE | 7 cifre + 1 o 2 lettere |
Irlanda del Nord | XI | 9 cifre |
Lettonia | LV | 11 cifre |
Lituania | LT | 9 o 12 cifre |
Lussemburgo | LU | 8 cifre |
Malta | MT | 8 cifre |
Paesi Bassi | NL | 9 cifre + B + 2 cifre di controllo |
Polonia | PL | 10 cifre |
Portogallo | PT | 9 cifre |
Regno Unito | GB | 9 cifre (3 + 4 + 2) oppure 12 cifre (3 + 4 + 2 + 3) |
Repubblica Ceca | CZ | da 8 a 10 cifre |
Romania | RO | da 2 a 10 cifre |
Slovacchia | SK | 10 cifre |
Slovenia | SI | 8 cifre |
Spagna | ES | una lettera + 8 cifre oppure 8 cifre + una lettera |
Svezia | SE | 12 cifre |
Ungheria | HU | 8 cifre |
La Partita IVA austriaca si chiama UID o Umsatzsteuer-Identifikationsnummer.
L’equivalente austriaco del Registro delle Imprese si chiama Firmenbuch ed è completamente digitalizzato dal 1991. All’interno di questo registro è possibile verificare la denominazione, la forma giuridica e l’indirizzo di qualsiasi azienda austriaca iscritta alla Camera di Commercio.
In Belgio tutte le imprese, incluse le ditte individuali, devono essere iscritte alla Crossroads Bank of Belgium (KBO).
Una volta iscritte, ricevono un numero identificativo unico composto da 10 cifre, di cui la prima è sempre 0 o 1. Ogni unità locale riceve un proprio codice, diverso da quello della società e cedibile ad altre entità: anche questo è composto da 10 cifre, ma in questo caso la sequenza inizia con 2 oppure 8.
Il formato della Partita IVA belga è BE + 0 + 9 cifre.
In Bulgaria, aziende e soggetti senza scopo di lucro condividono lo stesso registro pubblico, il
Zakon za targovskiya registar i registara na yuridicheskite litsa s nestopanska tsel, o ZTRRYuLNTs. All’iscrizione viene assegnato un Unified Identification Code (UIC) composto da 9 cifre.
Il codice fiscale, invece, cambia in base al soggetto: per i soggetti giuridici è composto da 9 cifre, mentre quello delle persone fisiche è di 10 cifre.
A Cipro, l’iscrizione al Registro delle Imprese avviene prima di poter richiedere una Partita IVA. Una volta pubblicata la registrazione in Gazzetta Ufficiale, il nuovo soggetto riceve un certificato di incorporazione. Entro 60 giorni dall'ottenimento del certificato, deve richiedere la registrazione presso il Fisco, che comporta il rilascio di un numero di identificazione fiscale (TIC) e della Partita IVA.
La struttura della P.IVA ciprota è CY + 8 cifre + L.
In Croazia, le imprese iscritte al Registro delle Imprese (sudski registar) sono identificabili con un numero di registrazione e un numero di identificazione (OIB). La Partita IVA registrata al VIES si chiama PIB è composta da 11 cifre.
Il Registro delle Imprese danese (Det Centrale Virksomhedsregister, o CVR) è gestito dall’Erhvervsstyrelsen, l’autorità commerciale del Paese. All’interno del registro si trovano il numero di registrazione CVR, che è pubblico, e il numero CPR (l’equivalente del codice d’identità personale), che invece non può essere comunicato ai privati.
La struttura della Partita IVA danese è del tipo DK99 99 99 99. Dopo il prefisso ci sono sempre 8 caratteri, ma divisi in 4 blocchi da 2 cifre.
In Estonia, il registro delle imprese e il registro delle associazioni senza scopo di lucro e delle fondazioni sono tenuti dall'ufficio del registro del tribunale regionale di Tartu e contengono tutte le informazioni rilevanti sulle imprese registrate, incluso il numero di registrazione e il numero di P.IVA (Käibemaks).
In Finlandia, il servizio di informazione sulle imprese (Yritys- ja yhteisötietojärjestelmä ou YTJ) è gestito congiuntamente dall'Ufficio nazionale dei brevetti e della registrazione (Patentti- ja rekisterihallituksen o PRH) e dall'amministrazione fiscale. Al suo interno si trovano le informazioni di base su tutte le imprese registrate, tra cui il numero identificativo dell’azienda. La P. IVA finlandese coincide con questo ID number (l’unica differenza è che la P.IVA non contiene il trattino presente nell’ID).
Le imprese francesi iscritte al Registre du Commerce et des Sociétés ricevono un numero RCS composto da 9 cifre che corrisponde con il numero SIREN (Système Informatique pour le Répertoire des Établissements).
La Partita IVA francese corrisponde quasi esattamente con il SIREN. L’unica differenza riguarda l’aggiunta del codice FR come prefisso e di due cifre di controllo poste prima dei 9 caratteri del SIREN.
Per le loro dichiarazioni IVA, le imprese tedesche utilizzano il codice fiscale, o Steuernummer, che gli viene attribuito in seguito alla registrazione presso l’ufficio delle imposte. La Partiva IVA vera e propria coincide con la VIES, in quanto è richiesta unicamente in caso di operazioni commerciali con altri Paesi EU.
Si tratta comunque di un codice a parte, diverso da quello principale, composto dalla sigla partita IVA DE seguita da 9 cifre.
In Grecia, le imprese sono identificate da un Tax Identification Number (AFM) composto da 9 cifre. Quelle stesse 9 cifre vanno a comporre la Partita IVA comunitaria, precedute dalla sigla Paese EL.
In Irlanda, i soggetti giuridici possono avere due codici: alle imprese è assegnato un Tax Reference
Number (TRN) composto da 7 cifre e una o due lettere, mentre agli enti esenti da tassazione viene attribuito un codice CHY (es. CHY 1234).
La Partita IVA irlandese è composta dal prefisso IE seguito dal Tax Reference Number dell’impresa.
Nonostante la Brexit, l’Irlanda del Nord rimane soggetta alle stesse norme sull’imposta sul valore aggiunto (IVA) sui beni degli Stati membri dell’Unione Europea (UE).
La Partita IVA comunitaria dell’Irlanda del Nord inizia con il nuovo codice XI, creato proprio con la Brexit, a cui segue una sequenza di 9 cifre.
In Lettonia persone fisiche e giuridiche ricevono un Tax Identification Number composto da 11 cifre.
Quelli destinati alle imprese possono iniziare con 9000, 4000 o 5000. In ogni caso, la Partita IVA lettone si compone del prefisso LV seguito da questo codice univoco.
In Lituania la Partita IVA si chiama Pridetines vertes mokestis (PVM) e può avere due formati: LT + 9 cifre oppure LT + 12 cifre.
Il Numéro d'identification à la taxe sur la valeur ajoutée rilasciato in Lussemburgo viene utilizzato esclusivamente per le transazioni intracomunitarie, ed è composto dal codice Paese LU seguito da un blocco di 8 cifre.
Oltre alla Partita IVA, le aziende operanti a Malta possono avere un numero PE (Permission to Employee), richiesto a tutti i soggetti che impiegano lavoratori sul territorio dell’isola.
Nei Paesi Bassi esistono diversi codici associati alle imprese: il primo è il numero KVK, assegnato in fase di registrazione alla Camera di Commercio olandese. Il secondo è il numero RSIN, un numero identificativo per le persone giuridiche e le società di persone. La Partita IVA (BTW) è in parte composta dal RSIN.
In Polonia il Registro delle Imprese si chiama CEIDG (Centralna Ewidencja i Informacja o Dzia?alno?ci Gospodarczej). Al momento dell’iscrizione, le imprese ricevono due codici: il NIP, per l’identificazione fiscale, e il REGON, che invece serve a fini statistici.
Le attività economiche ricevono anche un codice PKD (Polish Classification of Activities), una sorta di equivalente del nostro codice Ateco. La Partita IVA può essere richiesta solo da soggetti dotati di NIP.
La Partita IVA polacca è composta dal codice Paese PL seguito da un blocco di 10 cifre.
Le imprese che operano in Portogallo sono identificate da due codici principali: il NIF (Número de Identificação Fiscal), attribuito anche ai singoli cittadini, e il NISS(Número de Identificação da Segurança Social), che viene assegnato d’ufficio a ogni persona giuridica.
Il NIF delle persone giuridiche viene definito NIPC (Número de Identificação de Pessoa Colectiva) ed è composto di 9 cifre, esattamente come la Partita IVA portoghese.
Nel Regno Unito, le imprese ricevono un UTR (Unique Taxpayer Reference) composto da 10 cifre nel momento della costituzione. Nel momento in cui si registra presso la Companies House, alla società viene attribuito anche un Company Registration Number (CRN) composto da 8 caratteri.
La Partita IVA inglese, come gli altri codici identificativi, viene rilasciata dalla HMRC (His Majesty's Revenue and Customs), l’autorità fiscale del Paese.
Il VAT number inglese può avere diversi formati, a seconda del soggetto rappresentato. La Partita IVA standard ha il formato GB + 3 cifre + 4 cifre + 2 cifre (es.: GB123 4567 89). Quella delle filiali commerciali è del tipo GB + 3 cifre + 4 cifre + 2 cifre + 3 cifre.
La Partita IVA dei dipartimenti governativi inglesi si compone in maniera ancora diversa: GB + GD + 3 cifre. Quella delle autorità sanitarie ha il formato GB + HA + 3 cifre.
In Repubblica Ceca, i soggetti iscritti nell’Ares, il registro delle entità economiche, ricevono un codice I?O (Identifika?ní ?íslo osoby), da utilizzare in fattura e per i contratti. Il codice identificativo fiscale corrispondente alla Partita IVA italiana si chiama DI? (da?ové identifika?ní ?íslo): la Partita IVA ceca, infatti, si compone del codice Paese CZ seguito dal codice DI?.
Il numero identificativo fiscale in Romania (CIF, Codul de Identificare Fiscal?) si compone di un singolo blocco numerico che può avere dai 2 ai 10 caratteri.
La Partita IVA romena ha quindi un formato del tipo: RO + numero CIF.
In Slovacchia, il codice identificativo fiscale si chiama DI? (Da?ové identifika?né ?íslo) ed è composto da 10 cifre, la prima delle quali è sempre 1 o 3. La Partita IVA slovacca è composta dal codice Paese SK seguito dalle 10 cifre del DI?.
In Slovenia esiste un unico codice fiscale, il Dav?na številka, attribuito a persone fisiche e giuridiche. Si tratta di un blocco numerico da 8 cifre, le stesse che vanno a costituire la Partita IVA slovena con l’aggiunta del prefisso nazionale SI.
Il numero identificativo ai fini fiscali in Spagna, o codice fiscale spagnolo, si chiama il NIF, o Número de Identificación Fiscal. La Partita IVA spagnola, di conseguenza, è composta dal codice Paese ES seguito dai 9 caratteri del NIF.
Il primo e l’ultimo di questi caratteri possono essere sia numeri sia lettere, ma non possono essere entrambi numerici (una Partita IVA spagnola, per esempio, può essere ES X12345678 oppure ES 12345678X, ma non ES 123456789).
L’identificativo fiscale svedese, o organisationsnummer, è rilasciato a tutte le persone giuridiche come imprese e associazioni (le imprese individuali, invece, sono dotate di un numero di previdenza sociale come codice identificativo).
La prima delle 12 cifre che compongono l’organisationsnummer indica il tipo di soggetto: 5, per esempio, indica società di capitali, banche e assicurazioni, 3 le società straniere che svolgono attività commerciali in Svezia.
La Partita IVA svedese è composta dal codice Paese SE seguito da 12 cifre. Il sesto e il settimo carattere del codice sono divisi da un trattino.
In Ungheria, il codice identificativo fiscale è composto da 11 caratteri divisi in tre blocchi: la prima sezione, composta da 8 caratteri, individua il possessore del codice fiscale, il nono carattere identifica lo status fiscale e le ultime due cifre indicano l’ufficio locale competente.
La Partita IVA ungherese si compone del prefisso HU e dei primi 8 caratteri del codice fiscale nazionale.
Il controllo della Partita IVA europea avviene tramite il VIES (VAT Information Exchange System), un registro elettronico che comunica direttamente con le autorità fiscali dei singoli Paesi membri. La verifica delle Partite IVA EU può quindi avvenire tramite questo sistema di interscambio comunitario, gratuitamente accessibile sul sito ufficiale dell’Unione Europea.
Il VIES, però, non include tutti i numeri di Partita IVA validi in Europa. Alcuni Paesi, come per esempio la Spagna, rendono disponibili per la ricerca nel VAT VIES solo i numeri di partita IVA registrati per il commercio transfrontaliero.
Altre nazioni, come la Polonia, attribuiscono un numero di VAT europea solo nel caso in cui gli acquisti intracomunitari superino il valore annuo di 50.000 PLN. Utilizzando esclusivamente i registri VIES, quindi, è possibile ottenere dei falsi negativi.
Il servizio European VAT di Openapi permette di superare questa criticità consultando i database nazionali tramite chiamata API. Il servizio permette di verificare in tempo reale l’esistenza di una Partita IVA europea e di accedere alle informazioni di base delle imprese. Nel caso in cui la singola autorità nazionale non renda disponibili questi dati, l’API si limiterà a confermare la validità del VAT.