Fatturazione elettronica verso clienti francesi: le informazioni obbligatorie da riportare nei documenti commerciali
Con la diffusione degli e-commerce, l’emissione di fatture elettroniche destinate a clienti francesi è una pratica sempre più frequente per le imprese italiane. Per affacciarsi con successo sul mercato francese, però, è fondamentale conoscere le regole locali sulla fatturazione e in materia di amministrazione fiscale.
In particolare, è importante sapere quali informazioni inserire in fattura: la normativa francese, infatti, prevede una multa di 15 euro per ogni voce omessa o inesatta.
In Francia, la fatturazione elettronica non è ancora obbligatoria per tutte le transazioni. In base alla Legge di Bilancio 2024, le prossime tappe per la dematerializzazione della contabilità sono fissate per gennaio 2026, momento in cui tutte le aziende dovranno essere pronte alla ricezione di fatture elettroniche, e per il 2027, quando la fatturazione elettronica diventerà obbligatoria per le piccole e medie imprese. Come avviene in Italia, le imprese francesi dovranno servirsi di piattaforme di dematerializzazione certificate per inviare e ricevere le loro fatture elettroniche e per inviare i dati delle transazioni e dei pagamenti alle autorità.
Le tempistiche francesi non incidono sulla prassi da seguire quando un’impresa italiana deve fatturare ad aziende francesi: in Italia, infatti, la fatturazione elettronica è obbligatoria per tutte le transazioni B2B e B2C sin dal 2019. Dal 1° luglio 2022, inoltre, i dati fattura relativi operazioni transfrontaliere devono essere trasmessi in modalità telematica tramite il Sistema di Interscambio (SdI).
La prima distinzione da fare, parlando di fatturazione in Francia, è quella tra la fattura a privati e la fattura B2B: le regole per l’emissione del documento, infatti, cambiano a seconda che il cliente sia un’azienda, un ente pubblico o un privato.
Nel caso di clienti privati, per esempio, la fattura è obbligatoria soltanto se:
Nelle fatture B2C, inoltre, non è obbligatorio inserire il numero SIRET o SIREN. Quando si deve emettere fattura verso un ente pubblico subentrano altre norme: per esempio è necessario creare un account sul portale Chorus Pro, necessario per la trasmissione delle fatture alle organizzazioni pubbliche.
Per essere conformi alla legge francese, tutte le fatture devono contenere le seguenti informazioni obbligatorie:
Ci sono poi altre informazioni che devono essere inserite nella fattura in base alle circostanze: se il venditore è esente IVA, per esempio, è tenuto a indicarlo inserendo la dicitura “TVA non applicable, art. 293 B du code général des impôts”, mentre se si effettua un’inversione contabile dell’IVA va menzionata l’”auto-liquidation de la TVA”.
La piattaforma istituzionale francese dedicata all’impresa fornisce un modello di fattura da poter seguire in caso di dubbi.
La legge francese è piuttosto severa con chi non rispetta l’obbligo di fatturazione: per le ditte individuali, la mancata emissione della fattura può significare un’ammenda di 75.000 euro, mentre per le società la multa può arrivare a un massimo di 375.000 euro. In caso di recidiva nei due anni successivi, l’impresa si espone a sanzioni che vanno dai 150.000 ai 750.000 euro.
Anche alcuni errori in fase di fatturazione sono puniti: per omissioni e inesattezze nelle informazioni obbligatorie riportate sopra, per esempio, è prevista una sanzione di 15 euro per ogni voce mancante o inesatta. L’importo della multa, in ogni caso, non può superare il 25% dell’ammontare della fattura.
Nel caso in cui vengano occultati o alterati l’indirizzo o l’identità del cliente, l’importo della multa è pari al 50% dell’importo totale dei documenti interessati.
In base a queste premesse, è chiaro che per poter fatturare a un cliente francese è necessario disporre di alcune informazioni sul suo conto. Se il cliente è un’impresa, in particolare, bisogna avere a disposizione diversi dati, tra cui la denominazione sociale e la sede legale.
Queste informazioni possono essere ottenute consultando il registro Siren, una piattaforma pubblica che permette di accedere all’avis de situation di tutte le aziende francesi iscritte al Registro nazionale delle imprese, fornendo una sorta di carta d’identità sintetica della società.
Tale soluzione chiaramente non è perseguibile in un contesto in cui la fatturazione elettronica è automatizzata, come avviene negli e-commerce. In questo caso, è necessario automatizzare anche il processo di verifica delle imprese francesi, implementando nuovi strumenti nel proprio sistema di fatturazione.
Start Company France di Openapi, per esempio, permette di accedere in tempo reale a dati anagrafici ed economici di oltre 37 milioni di imprese francesi. Il servizio Advanced Company France, invece, permette di ottenere con la stessa facilità ancora più dati, inclusi lo stato dell’attività e l’indirizzo delle diverse sedi operative.