I servizi per il recupero crediti tramite API

Rintraccio, PEC e indagini patrimoniali: i servizi API per il recupero crediti

API per Recupero Crediti e Protesti

  • Autore: Alessandra Caraffa
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  • Data: 06/12/2022
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  • Lettura: 4 min

Il recupero del credito coincide con l’insieme di pratiche e attività che consentono a un soggetto titolare di credito di ottenere il pagamento di quanto dovuto da parte del debitore. 

Come prima cosa è necessario ottenere alcune informazioni di base sul conto del debitore, dai dati anagrafici e di contatto alla situazione patrimoniale. Le indagini preliminari sul patrimonio del debitore, in particolare, sono spesso utili nel definire il tipo e l’entità dei beni da aggredire, e con ciò la strategia di recupero del credito. 

Grazie all’integrazione delle API - Application Programming Interface nei propri sistemi, oggi è possibile automatizzare molti dei procedimenti necessari al recupero del credito - dall’invio di comunicazioni massive fino alla verifica in tempo reale dei dati amministrativi - con evidenti vantaggi in termini di tempi e costi.

Recupero crediti: come funziona

Il recupero dei crediti è l’insieme delle operazioni messe in atto dal creditore al fine di ottenere il pagamento di un debito, e che si applica alle scritture private tanto quanto ai rapporti commerciali. Affinché sia possibile procedere con le azioni di recupero crediti insoluti è necessario che il credito sia:

  • certo, cioè si può dimostrare la sua veridicità tramite contratto, fattura, versamento di un acconto, etc.;
  • liquido, cioè il suo importo è definito in maniera univoca;
  • esigibile, ovvero deve essere dimostrato che i termini di pagamento sono scaduti e il debitore non ha adempiuto al pagamento nonostante i solleciti.

La prima cosa da fare in presenza di un credito certo, liquido ed esigibile è quella di inviare delle comunicazioni di sollecito all’inadempiente. Secondo la prassi del recupero stragiudiziale, le prime comunicazioni bonarie possono essere inviate via email o telefono. Perciò la prima operazione, in un’azione di recupero crediti, è quasi sempre la verifica dei dati anagrafici del debitore aggiornati e il recapito telefonico cui tentare un primo contatto.

Se le comunicazioni non ufficiali non hanno successo, è necessario procedere con strumenti che consentano la certezza dell’avvenuta consegna del messaggio, e inviare i solleciti via Raccomandata A/R o PEC, processo che è possibile automatizzare integrando nei propri sistemi le API per i Servizi Postali e quelle per l’invio di PEC massive

Le indagini patrimoniali preventive

Se la via stragiudiziale non sortisce l’effetto desiderato, si può proseguire con l’iter giudiziale. Questo richiede, in primo luogo, un’indagine patrimoniale preliminare che consenta di verificare l’esistenza di beni e capitali pignorabili o su cui fare rivalsa.

Le indagini patrimoniali preventive sono di fondamentale importanza quando si procede con un’attività di recupero crediti: prima di esigere il credito è necessario conoscere il tipo e l’entità dei beni da aggredire, anche per verificare che sussistano le condizioni per procedere. Secondo la legge italiana, infatti, chi non ha la possibilità di pagare i debiti non può essere oggetto di esecuzione forzata. 

È bene quindi prima di ogni altra cosa verificare la possibilità di ottenere il pagamento, scoprire cioè se il debitore abbia o meno beni immobili intestati, conti correnti o altri beni - mobili e immobili - su cui fare rivalsa. 

I servizi API per le indagini patrimoniali

Come sapere la situazione patrimoniale di una persona o di un’azienda debitrice? Esistono diversi tipi di indagine che permettono di informarsi preventivamente sul conto del debitore, che vanno dal rintraccio dei dati anagrafici e di contatto fino alle visure, che consentono di conoscere nel dettaglio la situazione patrimoniale della controparte.

In particolare, i servizi API sviluppati da Openapi per le indagini patrimoniali permettono di ottenere, da fonti ufficiali e di primo livello:

  • i dati anagrafici, aggiornati secondo quanto riportato nei pubblici registri, tramite i servizi di Rintraccio e Cerca Imprese, che permette di conoscere anche partita IVA, stato e forma giuridica dell’azienda;
  • i recapiti a cui inviare la diffida di pagamento e le altre comunicazioni, tramite gli strumenti di verifica e recupero dati della persona;
  • la presenza di negatività, cioè di protesti, pregiudizievoli o segnalazioni in conservatoria dei registri immobiliari, informazioni che è possibile ottenere, in base alle esigenze, via Rintraccio oppure tramite visura protesti e pregiudizievoli;
  • informazioni dettagliate su qualunque impresa italiana (fatturato, numero di dipendenti, PEC) censita nei registri ufficiali della Camera di Commercio, tramite la Visura Camerale.

È inoltre possibile sfruttare i servizi API per il rintraccio dei beni mobili e immobili intestati al soggetto, verificando in tempo reale la correttezza dei dati amministrativi e postali di città, province e regioni.

Il rintraccio dei beni immobili

Quando si tratta di riscuotere un credito, la garanzia più solida è rappresentata dalla presenza di beni immobili intestati al debitore, che non siano già gravati da ipoteche o altre iscrizioni. Tali informazioni si trovano nella Visura Catastale per soggetto, il documento che riporta la lista degli immobili di cui la controparte risulti proprietaria, anche per quota. 

L’integrazione del Service API Catasto consente di ottenere visure catastali in real time, e di gestire da un’unica dashboard il flusso di attività legato all’indagine sulla consistenza dei beni da aggredire e sul loro stato giuridico e patrimoniale. 

Il rintraccio dei beni mobili

In assenza di beni immobili, il creditore può ottenere il pagamento del debito facendo rivalsa sui beni mobili intestati al debitore. Il pignoramento disposto dal Giudice può coinvolgere in questo caso oggetti di valore e veicoli, ma anche denaro in contanti e parte della pensione o dello stipendio. 

Tra gli strumenti di indagine preliminare sui beni mobili:

  • la Visura PRA, che permette di conoscere la lista dei veicoli intestati alla persona o all’azienda debitrice, completa di informazioni patrimoniali e giuridiche sugli stessi;
  • la Visura Camerale, che riporta la presenza di quote, partecipazioni o cariche sociali, nonché la situazione patrimoniale e finanziaria del soggetto giuridico, incluse eventuali procedure concorsuali;
  • l’indagine investigativa su conti correnti bancari o postali intestati alla persona fisica o giuridica.

Se il debitore è una persona giuridica, lo strumento elettivo per le indagini preliminari è la Visura Camerale, che permette di conoscere tutte le informazioni anagrafiche, patrimoniali e giuridiche del soggetto, dalle cariche sociali al bilancio depositato e di verificare l’eventuale presenza in visura di pregiudizievoli o altre negatività a carico del debitore.

Recupero dei crediti tramite API: i vantaggi

I web services sviluppati da Openapi per le operazioni di recupero dei crediti possono semplificare la procedura in ogni sua fase, dalle indagini preliminari all’invio di comunicazioni ufficiali via PEC. 

L’integrazione delle API per il recupero crediti mette a disposizione dati di alta qualità, provenienti da fonti ufficiali (Camera di Commercio, Poste Italiane, etc.), e permette di gestire il flusso del lavoro comodamente da un'unica dashboard.

Inoltre, Openapi fornisce un ambiente di test illimitato e gratuito, e la documentazione - disponibile per tutti i linguaggi di programmazione - include pratici esempi di codice per poter iniziare a progettare, creare e iterare le API in maniera semplice e intuitiva.

 

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