API client: cos'è Postman, a che serve e come usarlo per testare le API di terze parti
Prima di pubblicare un’API o di integrare API di terze parti nei propri sistemi è fondamentale assicurarsi che tutto funzioni. Perciò esistono piattaforme, come Postman, che mettono a disposizione di utenti e sviluppatori un client API che consente di creare, organizzare e testare le API (nonché di monitorarle una volta in produzione).
Postman è una piattaforma per lo sviluppo e il test delle API che permette di creare e condividere collezioni, automatizzare i test e monitorare le performance delle Application Programming Interface.
Come altre piattaforme simili, Postman ha lo scopo di semplificare e rendere più veloce lo sviluppo e il rilascio di nuove API mettendo a disposizione un ambiente che permette di gestire tutti gli aspetti delle proprie API e facilita la collaborazione tra sviluppatori.
Tramite la sua interfaccia grafica è possibile eseguire richieste HTTP, automatizzare i test con script in JavaScript, visualizzare le risposte del server e organizzare le API in collezioni di richieste. Altre funzioni utili della piattaforma includono la simulazione di risposte API, la generazione di documentazione e codice in vari linguaggi di programmazione e la possibilità di esplorare le API pubbliche tramite la Postman API Network.
In quanto piattaforma API all-in-one, Postman è progettata per sostenere il lavoro degli sviluppatori per tutto il ciclo di vita delle API, dal design al monitoraggio. Prima di tutto, quindi, il suo scopo è quello di fornire un API client, cioè uno strumento che permette di comunicare con le API, e uno spazio in cui conservare e organizzare risposte, modelli e documentazione.
Perciò, volendo descrivere brevemente Postman, potremmo affidarci alla descrizione delle sue funzioni principali, ovvero:
Un’altra funzione non secondaria del client API di Postman è quella che riguarda la governance. La piattaforma infatti permette di stabilire degli standard interni e di definire modelli da utilizzare in fase di richiesta, risposta e test, facilitando lo sviluppo di API sicure e coerenti ed evitandone la proliferazione.
Gli strumenti API di Postman sono accessibili tramite applicazione desktop disponibile per Windows, macOS e Linux. Se non si vuole scaricare Postman è possibile utilizzare la versione web based, ma è bene sapere che Postman online non permette di eseguire tutte le operazioni che si possono fare da desktop (per esempio, non è possibile catturare il traffico API via proxy).
L’ambiente di lavoro presenta diverse sezioni, tra cui:
Muovendosi all’interno delle diverse sezioni è possibile verificare, testare, debuggare e monitorare ogni singola chiamata API.
Ma per capire come usare Postman per testare le API, documentarle e monitorane le performance, sarà utile introdurre gli API tool fondamentali messi a disposizione dalla piattaforma:
Oltre che per gli sviluppatori, Postman è estremamente utile anche per gli utenti delle API. Non solo permette di consultare la documentazione ufficiale relativa alle API di terze parti, e quindi di conoscere URL, endpoint disponibili, metodi HTTP (GET, POST, ecc.) e formati utilizzati (es. JSON), ma anche di testare le API e di valutarne la compatibilità con i propri sistemi tramite i test di integrazione.
In aggiunta agli unit test su singole richieste e risposte, è possibile eseguire test end-to-end, regression test per assicurarsi che le API continuino a funzionare anche dopo modifiche e aggiornamenti vari e test di prestazioni che permettono di simulare il traffico degli utenti e osservare il comportamento delle API sotto carico.
Tutte le API di Openapi sono organizzate in collezioni Postman a disposizione degli utenti. Per testare le singole API basta accedere alla console di Openapi, selezionare l’API da testare e, dalla pagina “Documentazione”, seguire il link a Postman, che conduce direttamente alle nostre API Collections.