Affidabilità creditizia delle imprese: a che servono i codici SAE e RAE della Banca d'Italia e come ottenerli
SAE e RAE sono codici usati dalle banche italiane per classificare le imprese e definire il loro livello di affidabilità creditizia. Questi codici numerici, necessari per esempio quando si richiede un finanziamento alla banca, indicano alcune caratteristiche dell’impresa, tra cui il settore dell’attività economica. A differenza del codice Ateco, però, SAE e RAE non sono riportati in visura camerale né all’interno del Registro delle Imprese.
RAE (Ramo di attività economica) e SAE (Settore o Sottogruppo di attività economica) sono codici che le banche usano per censire le attività economiche delle imprese.
Entrambi costituiti da tre cifre, i codici RAE e SAE identificano i soggetti in base all’attività economica e altri parametri oggettivi come l’assetto societario o il numero di dipendenti che consentono di determinarne il merito creditizio. Entrambi i codici vengono assegnati dalla Banca d’Italia tramite delle apposite circolari.
Mentre il SAE indica il settore dell’attività economica (impresa pubblica o privata, società non finanziaria con più o meno di 20 addetti, istituzione senza scopo di lucro, etc.), il RAE identifica le attività delle imprese in base al NACE (Nomenclature of Economic Activities in the European Community), la classificazione internazionale che l’Istat traduce nei più noti codici Ateco.
Il RAE, in sostanza, fornisce informazioni sul tipo di attività svolta dall’impresa esattamente come fa il codice Ateco. Il codice SAE, invece, fa riferimento a dati oggettivi d’altro tipo che riguardano la forma societaria, la natura finanziaria o meno dell’attività, il numero di addetti e l’area geografica di riferimento. Insieme, questi due codici permettono alle banche di classificare i soggetti in maniera uniforme e di definire la loro affidabilità creditizia.
Il codice Ateco ha sostituito SAE e RAE, ma questi codici sono ancora validi a livello nazionale. Come anticipato, vengono utilizzati essenzialmente dalle banche nel momento in cui ricevono una richiesta di finanziamento o avviano un rapporto commerciale con un nuovo cliente.
In quanto sostituiti dall’Ateco, i codici SAE e RAE non sono più presenti all’interno della visura camerale: per consultarli è necessario fare riferimento ai documenti forniti dalla Banca d’Italia. L’elenco completo dei codici SAE vigenti si trova all’interno della circolare n. 140/1991 della Banca d’Italia, aggiornata per l’ultima volta nel 2021.
Quanto al codice RAE, viene assegnato dalla Banca d’Italia a partire dal codice Ateco e dal SAE, ma non è derivabile in maniera diretta da questi. Anche in questo caso, quindi, l’unica opzione per conoscere il codice della propria impresa è quella di rivolgersi alla Banca d’Italia. Nonostante l’elenco dei codici RAE sia disponibile su diversi siti, infatti, conoscere il codice Ateco o la descrizione della propria attività non è sufficiente per definire con certezza il Ramo di attività economica.
Insieme a bilanci, report finanziari ed eventuali segnalazioni di eventi negativi come protesti e procedure, i codici RAE e SAE rientrano nei dati che permettono di avere un quadro completo delle performance di un’azienda e delle sue prospettive. Perciò, come abbiamo visto, vengono utilizzati dagli istituti bancari per valutare il merito creditizio di un’impresa, ovvero la sua capacità di rimborsare eventuali debiti.
Dati del genere possono trovare utilità anche al di fuori del contesto bancario, configurandosi come un utile strumento di analisi per tutte le aziende che intendano svolgere delle indagini preliminari su potenziali partner commerciali o per analisti e investitori che vogliano vagliare lo stato di salute delle imprese italiane.
Trattandosi di strumenti utilizzati essenzialmente per scopi interni alle banche, però, questi codici di classificazione non rientrano tra i dati pubblici riportati nel Registro delle Imprese. Per risalire al codice RAE e SAE di un’impresa è quindi necessario fare riferimento, ancora una volta, alla Banca d’Italia oppure a un servizio specializzato in grado di attingere ai dati ufficiali in uso agli istituti.
L’accesso a questi dati ufficiali e sempre aggiornati permette oggi di ottenere RAE e SAE delle imprese italiane anche tramite API: i codici rientrano infatti tra gli oltre 1300 dati aziendali inclusi nel report Company Full di Openapi e sono accessibili anche tramite il servizio Antiriciclaggio (AML), che permette di ottenere in pochi secondi tutti i dati certificati per la verifica Antiriciclaggio delle aziende.